I religiosi che si avvicinano a Gesù nel Tempio vogliono solo mantenere un’apparenza di pietà e di religiosità. Quanto più lontano sarai da Dio, tanto più vorrai convincere gli altri che sei vicino a lui. Basterà solo che qualcuno ti parli del vangelo della grazia, e subito comincerai a voler esporre tutto ciò che hai già fatto per i poveri, o le cariche che ricopri in una qualsiasi religione. Quando l’interno della tomba è pieno di putrefazione, non resta che abbellire l’esterno. La religione formale è così, una ristrutturazione esterna della tomba, che serve solo a soddisfare le apparenze. E Dio lo sa, ci conosce benissimo.
Così, il primo segno che ci mostra una tomba appena dipinta è quando uno si mette a parlare di se stesso, delle sue buone opere e del suo fervore religioso. Da un sondaggio pubblicato, ho appreso che le persone con la coscienza pesante hanno una maggior propensione a farsi il bagno. Quando si sentono pulite all'esterno, riescono a sentirsi meglio interiormente. Per Dio, però, c’è più speranza per un peccatore dichiarato che per un religioso celato.
Ed è quello che Gesù dice ai capi religiosi. Gli racconta la parabola dei due figli che ricevono l’ordine di andare a lavorare nella vigna del padre. Il primo gli risponde che lo farà, ma non ci va e, in verità, non era mai voluto andarci; intendeva soltanto causare una buona impressione. Il secondo risponde al padre che non ne ha voglia, ma poi se ne pente e ci va. Quale dei due figli ha fatto la volontà del padre? I religiosi del Tempio gli rispondono di essere stato il secondo e, in base alla loro risposta, finiscono per condannare se stessi.
Esteriormente approvavano il ministero di Giovanni Battista solo per essere stimati dal popolo. Ma in fondo non avevano nessuna intenzione di accettare e di fare quello che Giovanni diceva loro: “Ravvedetevi!” (Matteo 3:2). Tuttavia i pubblicani e le prostitute, che avevano tutti i motivi per voler opporsi alla predicazione di Giovanni, ogni tanto finivano per pentirsi dei loro peccati. E molti di loro sono diventati discepoli di Gesù.
E tu chi sei? Un bigotto religioso che modifica il tono della voce quando parla di Dio, e che si nasconde dietro la carità e la religione per mostrarsi degno di ricevere il favore divino, o sei un peccatore dichiarato che non osa fingere davanti a Dio? Se sarai quest’ultimo, devi sapere che Dio è pronto a salvarti per come sei. Dio è a braccia aperte, in attesa che tu creda che il sangue di Gesù versato sulla croce sia l’unico lavaggio che ti purificherà da tutti i tuoi peccati. Ma se sarai il religioso che vive di apparenze, ti dico che se tu fossi vissuto ai giorni di Gesù, avresti fatto la stessa cosa che hanno fatto le persone della parabola dei prossimi 3 minuti.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)