#092 - Il clero - Matteo 23:1-3

Gesù torna a dedicare un intero capitolo del Vangelo di Matteo, il 23, a coloro che sono sempre stati un problema per Dio: il clero. L’interessante, però, è che lui non predica la disobbedienza o la ribellione. Finché non fosse venuto il tempo della Chiesa, il giudaismo continuerebbe a valere, il Tempio a Gerusalemme continuerebbe ad essere il luogo di adorazione e le persone continuerebbero ad adorare in verità, secondo le Scritture, ma non in spirito.

Quei giudei religiosi occupavano un posto di autorità, e Gesù lo riconosce quando precisa che si sedevano sulla cattedra di Mosè. Così, il popolo avrebbe dovuto fare quello che i religiosi dicevano, ma non fare quello che facevano. Sì, perché dicevano una cosa e poi ne facevano un’altra.

Tutto questo è già passato, e oggi non puoi far valere questo stesso tipo di autorità. Siamo nel periodo della Chiesa, non di Israele, e quando dico “chiesa”, per favore, devi capire che mi riferisco al corpo di Cristo, formato da tutti quelli che sono nati di nuovo tramite la fede in Gesù, e non sto parlando di una qualsiasi organizzazione religiosa.

Il cristiano non va a un tempio, perché lui stesso è il tempio dello Spirito. Non va a Gerusalemme per adorare, perché lui adora dove due o tre sono riuniti nel nome di Gesù. Lui non ha bisogno d’intermediari, perché è atto a entrare direttamente alla presenza di Dio. E l’apostolo Pietro ce lo afferma nella sua prima epistola:

“Anche voi, come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per esser un sacerdozio santo per offrire sacrifici spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo.” “Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato, affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce.” (I Pietro 2:4-9).

Questo vale per qualsiasi convertito, da poco o da molto tempo. Se ti converti a Cristo e credi che lui sia morto sulla croce per te, che il suo sangue sia stato sufficiente per purificarti da tutti i tuoi peccati e per salvarti eternamente, i versetti sopraccitati valgono anche per te. A differenza della religione giudaica, in cui c’era una classe speciale di uomini, un clero, nella Chiesa tutti sono speciali, tutti sono sacerdoti e tutti hanno uguale accesso a Dio.

Ma questo è quello che vedi in giro? Purtroppo, no. La cristianità ha adottato molte cose dal giudaismo, specialmente la struttura clericale. Eh, sai com’è, l’essere umano ha sempre voluto esercitare potere sulle persone. Torniamo, però, al clero giudaico.

Quando Gesù ha detto alle persone che dovevano ascoltare ciò che i religiosi dicevano, ma che non dovevano fare ciò che facevano, ci ha mostrato che la principale caratteristica dell’uomo religioso è l’ipocrisia, che è fingere di essere qualcosa che in realtà non si è, che è migliorare soltanto l’apparenza per così poter conquistare il rispetto degli altri, e che è esigere che gli altri vivano in un modo in cui lui stesso non vive. Nei prossimi 3 minuti vedremo Pietro comportarsi così, con ipocrisia.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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