#095 - Riverenze - Matteo 23:6-12

Nel capitolo 23 di Matteo Gesù continua a parlare dei religiosi che volevano apparire più spirituali dei comuni cittadini. Abiti, lauree e titoli possono servire molto bene per contraddistinguere le persone in qualsiasi istituzione umana, ma non nelle cose di Dio. Nella Chiesa, che è l’insieme di tutti i salvati per la fede in Gesù, solo lui dovrebbe distinguersi. In questo capitolo ci insegna che nessuno dovrebbe essere chiamato con un titolo distintivo che lo differenzi dai suoi fratelli.

I suoi discepoli non dovrebbero chiamarsi l’un l’altro “rabbi” o “rabbino”, che in ebraico significa “maestro” o “grande”, perché erano tutti uguali e avevano un solo maestro: Gesù. Nessuno dovrebbe essere chiamato “padre” o “prete”, nel senso di qualcuno spiritualmente superiore. C’è un solo Padre, colui che è nei cieli.

Nella società onoriamo le persone che hanno raggiunto qualche importante posizione grazie al loro sforzo e al loro merito. Dottore, Maestro, Eccellenza, Onorevole, Illustrissimo, ecc. sono titoli che concedono diversi gradi di riverenza alle varie mansioni e professioni di rilievo. In una società ciò è corretto, ma nelle cose di Dio non lo è.

Anche se capiamo che nelle cose di Dio riceviamo la salvezza e i doni per grazia e non per sforzo, cosa vediamo, purtroppo, in giro oggi? Uomini che ricevono titoli e riverenze come se fossero superiori ai loro fratelli. Forse sarai uno di loro e non ci hai mai pensato, ma cerca di paragonare tutto ciò che vedi a quello che Gesù ci insegna qui. Sarà proprio vero che ti andrebbe bene di essere chiamato “Dottore in Divinità” dopo aver letto questo intero capitolo? Ma dai, hai ancora il coraggio di dire che sei così esperto nelle cose di Dio da essere chiamato dottore?

E che ne dici di essere chiamato “Sommo Pontefice” che significa “Capo Supremo”, oppure “Eminenza” che il vocabolario definisce come essendo qualcuno che abbia superiorità morale e intellettuale? Ti consideri degno di essere riverito fino al punto di adottare il titolo di “Reverendo”? Gesù afferma che “il maggiore fra voi sia vostro servitore.” (Matteo 23:11). Hai mai visto qualche servo farsi chiamare “Vostra Eminenza” o “Reverendo”?

Gesù poi continua, insegnando che “chiunque s’innalzerà sarà abbassato, e chiunque si abbasserà sarà innalzato.” (Matteo 23:12). E prosegue descrivendo ciò che Dio pensa dei religiosi che esaltano se stessi, che amano le lusinghe e gli omaggi pubblici. I titoli che Gesù gli conferisce sono tutt’altro che nobili. Li chiama ipocriti, sepolcri imbiancati, stolti e guide cieche, tra altre cose. Quando vedi come Gesù trattava le persone nei Vangeli, puoi subito concludere che per lui le scorie della società non erano le prostitute, i ladri e gli assassini.

Nei prossimi 3 minuti Gesù ci rivelerà un futuro buio per Israele.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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