#094 - Moda ecclesiastica - Matteo 23:4-5

Negli ultimi 3 minuti abbiamo visto che nemmeno Pietro ha potuto fare a meno di agire con ipocrisia, una caratteristica distintiva anche tra i leader religiosi di Israele. Dicevano una cosa e ne facevano un’altra. Ora Gesù ce lo descriverà in dettaglio, e crederai persino che starà parlando di ciò che vediamo oggi nella cristianità.

Gesù accusa i giudei religiosi di legare dei fardelli pesanti e di metterli sulle spalle della gente, quando loro stessi non li volevano muovere neppure col dito. E inoltre li accusa anche di fare di tutto solo per essere visti dagli uomini, totalmente diverso dall’esempio dato da Giovanni Battista, che ha detto rispetto a Gesù: “Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca.” (Giovanni 3:30).

I religiosi cercavano anche di vestirsi in modo da essere riconosciuti come essendo diversi dal resto del popolo. In questo capitolo Gesù non sta criticando gli abiti che i sacerdoti erano obbligati a indossare, ma sta accusando il clero di esagerare nel loro look, quando allargavano i loro filatteri e allungavano le frange dei loro mantelli.

I filatteri erano delle strisce di stoffa legate alla fronte e al braccio, su cui c’erano scritti dei passaggi delle Scritture. In alcuni casi c’erano anche delle scatolette di cuoio che contenevano alcuni fogli di pergamena. Quando Dio ha ordinato che la sua Parola fosse messa sulla fronte e sul braccio, voleva soltanto indicare che essa dovrebbe dirigere i loro pensieri e le loro azioni. Le istruzioni su come vestirsi, fornite dall’Antico Testamento, non dovrebbero mai essere usate come pretesto per mettersi in mostra, perché questo sarebbe come dire: “Ehi, ragazzi, guardate come sono obbediente!”.

Oggi non esiste un abbigliamento specifico per il cristiano, ma esiste il buonsenso. Potrei andare in giro con una gonna a scacchi in Scozia, o con una lunga tunica in Egitto, e non farmi notare. Se invece lo facessi in Italia, provocherei un certo turbamento; e lo stesso succederebbe anche se io andassi in spiaggia in pigiama, ad esempio.

Perciò, dovresti capire una cosa: essere un cristiano non è vestirsi in questo o in quel modo. Se te ne andrai in giro tutto fiero, credendo che il tuo modo di vestire ti renda superiore, più santo e più spirituale, e se poi guarderai le altre persone che non si vestono come te come se fossero persone di secondo ordine, devi sapere che non sei da solo. Anche i farisei sentivano lo stesso.

Beh, se ora credi di essere un leader religioso e ti piace indossare l’ultima moda ecclesiastica, seguendo il figurino specificato dalla tua denominazione religiosa, o perfino inventandoti qualche altro bel tipo solo per apparire ancor più spirituale dei laici, ho delle brutte notizie per te: sei fuori moda, e per più di una o due stagioni. Sarebbero ormai passate circa ottomila stagioni, perché l’abbigliamento clericale è giù di moda così come il clero, già da molto tempo, da duemila anni. Nei prossimi 3 minuti ci sarà ancor di più: Gesù ci parlerà dei titoli e dei trattamenti d’onore. 

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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