#101 - Angeli che radunano - Matteo 24:31-34

Al suo ritorno, Gesù invierà i suoi angeli in due diverse missioni. La prima sarà “radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall’un capo all’altro dei cieli” (Matteo 24:31), portandoli poi alla terra di Israele, in un’operazione di riscatto senza precedenti. Chi sono questi eletti? Da altri passaggi della Bibbia sappiamo che la Chiesa è il popolo che Dio ha eletto prima della fondazione del mondo, e che Israele è il popolo eletto fin dalla fondazione del mondo. Poiché a questo punto la Chiesa non sarà più sulla terra, essendo stata rapita prima dei sette anni di tribolazione, qui gli eletti sono soltanto gli israeliti.

Circa settecento anni prima di Cristo, dieci tribù di Israele sono state portate in esilio, disperdendosi tra le nazioni e perdendo la loro identità. Dopo la morte di Gesù, anche le tribù di Giuda e di Beniamino, che erano rimaste nella terra di Israele, sono poi finite in esilio per duemila anni, ossia fino alla fondazione dello Stato di Israele nel 1948. Gli angeli che Gesù invia in questo capitolo riscatteranno e porteranno in Israele i discendenti delle dieci tribù disperse, che oggigiorno nessuno sa chi siano e dove siano, oltre ai giudei di Giuda e di Beniamino che non saranno ancora tornati in Israele.

Prima di chiedermi come troveranno posto in Israele così tante persone, ricordati che la popolazione mondiale sarà diminuita durante le catastrofi dei sette anni di tribolazione. Inoltre, la terra di Israele, da quel momento in poi, non sarà più limitata al territorio occupato ora dall’attuale Stato di Israele. Infatti, la terra promessa includerebbe anche la striscia di Gaza, la Cisgiordania, il Libano e parte della Siria. L’attuale occupazione è stata fatta da giudei ancora ribelli, che sono i discendenti di quelli che duemila anni fa hanno condannato a morte il Messia.

Gesù li avverte che un preannuncio della sua seconda venuta sarà quando i rami del fico si faranno teneri e metteranno le foglie. Oggi Israele è così, avente solo foglie e senza frutti per Dio, come il fico del capitolo 21 di Matteo che Gesù ha fatto seccare. Se proprio adesso aprirai un giornale o guarderai il telegiornale, c’è da scommetterci che ci sarà qualche notizia su questo fico. Questo è un segno della prossimità del ritorno di Cristo qui descritto. Se il rapimento della Chiesa avvenisse oggi, il conto alla rovescia sarebbe di circa sette anni. Per chiunque abbia già ascoltato il vangelo della grazia di Dio, l’unica possibilità di salvezza sarà credere in Gesù prima che avvenga questo rapimento. Dopo di ciò, ci sarà salvezza soltanto per chi non è stato mai evangelizzato o per chi non fosse stato abbastanza grande per capire il vangelo. Sai che sto parlando con te, vero?

Gesù gli dice “che questa generazione non passerà prima che tutte queste cose”, descritte in questo capitolo, “siano avvenute” (Matteo 24:34). Quale generazione? Non potrebbe essere la generazione ai tempi di Gesù, perché quella è già morta. Ci rimane la generazione di quelli che ora vedono il fico mettere le foglie: la mia e la tua generazione. In Apocalisse Gesù promette di preservare la sua Chiesa dalla tribolazione che sta per venire su tutto il mondo. Credo che non ci sia più bisogno di ripetere che la Chiesa non è un’organizzazione religiosa, però l’insieme di tutti quelli che credono in Gesù, vero? Bene, allora l’avviso d’imbarco è già stato dato. Sulla carta d’imbarco c’è scritto pressappoco così: “Io credo nel Signor Gesù come il mio Salvatore.” L’hai già questa carta? Nei prossimi 3 minuti gli angeli partiranno per un’altra missione, una missione terribile.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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