#102 - Angeli che condannano - Matteo 24:34-41

Negli ultimi 3 minuti abbiamo visto che Gesù ha mandato i suoi angeli in una missione di riscatto per ripopolare la terra di Israele con tutte le sue dodici tribù. Adesso, però, gli angeli sono inviati in una missione di giudizio e di condanna.

Ti ricordi della parabola delle zizzanie e del grano nel capitolo 13 di Matteo? Il proprietario del campo ci aveva seminato del grano ma il nemico, cioè il diavolo, è poi venuto e ci ha sparso delle zizzanie. I semi erano cresciuti insieme, tuttavia al tempo della mietitura sono stati mandati degli angeli per legare le zizzanie in fasci e per bruciarle. C’è scritto così:

“Il Figliuol dell’uomo manderà i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d’iniquità, e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sarà il pianto e lo stridor dei denti.” (Matteo 13:41-43).

Gesù ci avverte che il cielo e la terra passeranno, ma non le sue parole. Così, prima o poi tutto finirà per compiersi esattamente come lui l’aveva predetto. Afferma ancora che nessuno sa quando sarà quel giorno e quell'ora, quindi qualsiasi speculazione in questo senso sarebbe una sciocchezza. Noi possiamo solo capire l’epoca in cui tutto questo avverrà, in base ai segni che Gesù stesso ci ha rivelato. Come abbiamo visto prima, il fico che è già tornato a mettere le foglie è uno di questi segni.

Poi ci ricorderà dei giorni di Noè, quando la gente se ne fregava di quel tizio il quale continuava a dire che una gran tempesta stava per abbattersi sulla terra, inondando tutto quanto. Beh, c’era da aspettarselo perché, innanzitutto, chi avrebbe mai creduto a un uomo che stava costruendo una nave sulla terraferma? In secondo luogo, chi avrebbe mai creduto alla possibilità della pioggia? Sì, nella Bibbia la pioggia non viene menzionata prima del diluvio; in Genesi 2:6 troviamo che “un vapore saliva dalla terra e adacquava tutta la superficie del suolo”. Il discorso di Noè sul diluvio sembrava inverosimile ai suoi contemporanei, così come oggi le cose che Gesù ci dice qui sembrano inverosimili all'uomo moderno. Ecco perché ci vuole fede per credere alla Parola di Dio.

Allora, ricapitoliamo per vedere cosa c’è da aspettarsi. Prima, in un batter d’occhio, parte della popolazione mondiale scomparirà al rapimento della Chiesa, la quale è l’insieme di tutti quelli che sono stati salvati da Gesù. Poi ci saranno sette anni di tribolazione e il ritorno di Gesù per stabilire il suo Regno in questo mondo. Le dieci tribù sparse d’Israele saranno radunate dagli angeli alle altre due nella terra promessa. Gli angeli, in aggiunta, andranno in giro anche a raccogliere le zizzanie per gettarle nello stagno di fuoco, insieme alla bestia e all'anticristo, i quali saranno lanciati lì per primi. Il capitolo 24 di Matteo ci fornisce anche degli altri dettagli su queste azioni compiute dagli angeli durante la raccolta delle zizzanie.

Due persone saranno insieme, l’una sarà presa e l’altra lasciata. Vedi, questo non è il rapimento della Chiesa, perché al rapimento è il Signore stesso che radunerà i credenti, e non gli angeli. Inoltre, il paragone qui è con il diluvio, quando gli increduli sono stati portati via dalle acque del giudizio di Dio, mentre Noè e la sua famiglia erano in salvo nell'arca. Così, Gesù ci sta parlando degli increduli che sono portati via dagli angeli allo stagno di fuoco e non in cielo. Nei prossimi 3 minuti conosceremo due servitori, l’uno fedele, l’altro no. 
 
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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