#108 - Liberandosi da Gesù - Matteo 26:1-5

Dopo aver finito di rivelare quello che succederebbe al mondo, Gesù annuncia ai suoi discepoli ciò che sarebbe dovuto accadere entro due giorni, durante la pasqua dei giudei: lui sarebbe stato consegnato per essere crocifisso. A pasqua i giudei ricordavano la notte in cui ogni primogenito dei figli d’Israele, in Egitto, era stato salvato dal giudizio di Dio grazie al sangue di un agnello sacrificato. Coincidenza? No.

Nel frattempo, i capi religiosi si riuniscono nella corte del sommo sacerdote detto Caiafa per deliberare una strategia su come arrestare e uccidere Gesù. Considerando l’acclamazione del popolo durante l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, un po’ prima, avrebbero avuto bisogno di pianificare molto bene la sua morte, anche per evitare un tumulto popolare. I giudei stavano organizzando la morte del loro Messia. Sarebbe mai possibile?

E fidati, ci sono molte più persone nel mondo che vorrebbero sbarazzarsi di Gesù. Anche tu ed io, in verità, non è che siamo spontaneamente così tanto amici suoi. Siamo nati nemici di Dio per natura. Se non ci credi, che ne dici di avere Gesù 24 ore al tuo fianco, non come un amuleto portafortuna come pretende la maggior parte delle persone, ma osservandoti ad ogni passo, leggendo i tuoi pensieri, dirigendo la tua vita e interferendo con i tuoi desideri? Sicuramente non ti sentiresti per niente libero.

Questo desiderio di libertà è stato ciò che ha portato Adamo ed Eva a mangiare il frutto che Dio gli aveva ordinato di non mangiare. Nel giardino di Eden gli esseri umani hanno proclamato la loro indipendenza dal Creatore. Guardati intorno: avrai di fronte a te un mondo di uomini che hanno voluto liberarsi da Dio. Cimiteri, prigioni, ospedali e sedute di psicoanalisi esistono per dimostrarci che non è stata una buona idea.

Il problema è che non siamo mai liberi dall’essere guidati da qualcuno. Se Dio non dirige la mia vita, essa sarà comandata dai miei istinti e dalla mia propria volontà. Adamo ha trasmesso questo “gene”, che la Bibbia chiama peccato, a tutte le generazioni, tu ed io compresi. Prima di pensare che sarebbe proprio bello poter vivere sempre come si vuole, ti chiederei: consentiresti, ad esempio, a tuo figlio di due anni di vivere come meglio gli paresse?

Credo che almeno saremmo d’accordo sul fatto che questo bimbo non abbia le condizioni per vivere da solo, senza che qualcuno si prenda cura di lui. E tu, quando raggiungerai la vecchiaia, ce le avrai queste condizioni? Anche se potrai non perdere totalmente il senno, arriverà un momento in cui non sarai più in grado di decidere cosa sarà il meglio per te stesso. Allora, che cosa ti garantisce che oggi la tua volontà propria sia la migliore? Cosa ti fa pensare che sia una guida sicura? La volontà propria del ghiottone lo porta a mangiare, dell’alcolizzato lo porta a bere, e del suicida lo porta a morire. Forse la tua non arriverebbe a questi estremi, ma che garanzie hai che sia perfetta?

Se non ti arrenderai a Gesù accettandolo come il tuo Salvatore, e se non ti lascerai guidare dalla sua volontà, non sarai molto diverso da quei giudei religiosi. Loro volevano sbarazzarsi di Gesù, ti ricordi? 

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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