In quell'occasione ogni famiglia aveva sacrificato un agnello e ne aveva messo il sangue sugli stipiti della propria porta. Mentre gli israeliti mangiavano l’agnello arrosto dentro le loro case, l’angelo del Signore è passato sull'Egitto, portando con sé l’ultimo dei dieci giudizi di Dio contro questa nazione, cioè la morte di tutti i primogeniti. Le case, le cui porte erano state segnate dal sangue, sono state risparmiate. Questo sangue indicava che lì era già morto un agnello al posto del primogenito. La parola “pasqua” significa “passare oltre”.
Ho letto che, durante la seconda guerra mondiale, un villaggio in Europa è stato invaso da un gruppo di soldati disposti a eliminare i suoi abitanti. La missione di ogni soldato era quella di entrare nelle case, ucciderli tutti e, all'uscita, di lasciare un segno sulla porta con il sangue delle vittime, affinché gli altri soldati non perdessero il loro tempo entrandoci un'altra volta.
Uno degli abitanti del luogo se n’è accorto dello stratagemma, è corso a casa sua, ha ucciso un animale e ha fatto il segno di sangue sulla sua porta. Lui e la sua famiglia sono stati risparmiati. Al presente, quando Dio guarda l’umanità, vede due classi di persone: i peccatori salvati, che sono stati segnati dal sangue dell’Agnello di Dio quando hanno creduto in Gesù, e quelli che sono ancora soggetti al giudizio riservato ai peccatori non salvati.
Molte cose che leggi nell'Antico Testamento sono simboli di Cristo, e la Pasqua è uno di essi. L’ultimo Agnello di Dio è già stato ucciso al posto del peccatore e il suo sangue è ora disponibile per contrassegnare chiunque decida di credere in Gesù. Gli israeliti, in quella fatidica notte in Egitto, avevano un solo modo per proteggersi dal giudizio di Dio: il sangue di un agnello. Oggi hai solo un modo per sfuggire al giudizio eterno: il sangue dell’Agnello.
Così, qualsiasi messaggio chiamato “vangelo” che non parli del sangue che è stato versato sulla croce da Gesù, l’Agnello di Dio, come essendo l’unico mezzo di salvezza, non è il vangelo che trovi nella Bibbia. Qualsiasi messaggio che parli di una salvezza basata sulle buone opere, esclude il sangue dell’Agnello. L’Epistola agli Ebrei ci dice che “senza spargimento di sangue non c’è remissione”, ossia non c’è rimozione di peccati (Ebrei 9:22).
Quella notte, in Egitto, tutte le famiglie hanno perso il loro primogenito, tranne quelle identificate dal sangue dell’agnello. Dio gli aveva promesso che, quando avesse visto il sangue, sarebbe passato oltre quella casa. E in te, cosa vede Dio? I tuoi peccati o il sangue dell’Agnello di Dio?
Nei prossimi 3 minuti Gesù fisserà un appuntamento con i suoi discepoli.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)