#109 - Lo spreco di Dio - Matteo 26:6-13

Il capitolo 26 di Matteo ci mostra persone diverse, preoccupate di cose diverse: i religiosi della morte di Gesù, i discepoli del valore monetario di un profumo, Giuda dell’accordo per tradire il suo Maestro, i soldati della missione di arrestarlo, e Pietro della sua propria reputazione nel negare Gesù. Nel frattempo, una donna si avvicina e versa un’intera bottiglietta di un costosissimo profumo sul capo di Gesù. Che contrasto!

Si stima che lei abbia speso l’equivalente al salario minimo di circa un anno, nel denaro di oggi, per acquistare quell’olio odoroso. E i discepoli s’indignano di fronte a tale spreco. Perché non darlo ai poveri?

I poveri sono sempre serviti come giustificazione per tutto. I politici li usano per giustificare le loro campagne, le nazioni li usano per giustificare le loro politiche interne ed estere, e persino le religioni li usano per giustificare le loro dottrine. E molte di queste organizzazioni religiose usano le opere sociali soltanto come un pretesto per diffondere le peggiori eresie legate alla persona di Cristo.

Solo quella donna sembra capire che Gesù sta per morire e che non ci sarà più tempo per versare dei profumi sul suo cadavere, conforme alle usanze per la sepoltura. Quando Maria Maddalena, Salome e Maria madre di Giacomo si recheranno al sepolcro di Gesù per ungere il suo corpo con gli aromi, sarà ormai troppo tardi. Lui sarà già stato risuscitato.

Questo profumo versato era solo l’espressione pratica di una donna che aveva consegnato tutta la sua vita a Gesù. Molti pensano che credere nel Salvatore sia sprecare i migliori anni di una vita piena di piaceri e di opportunità. Sarà questo il tuo caso? Sei mai rimasto in dubbio mentre valutavi cosa potresti perdere se credessi nel Vangelo, se affidassi a Gesù il meglio di te?

Se lo hai già pensato, allora sarai d’accordo con me che lo spreco di Dio sia stato ancora più grande. Dio ci ha dato quello che aveva di più prezioso, suo Figlio stesso, perché morisse al posto dei peccatori, come tu ed io. Proprio così, persone che sono capaci di confrontare Gesù, l’eterno Figlio di Dio, con cose che non durano più di una vita, valutando quanto ci guadagnerebbero o ci perderebbero. E sono le stesse persone che hanno sempre voluto fare la propria volontà, tenendo Dio a debita distanza, in modo da utilizzarlo solo in caso di malattia, fallimento o sfortuna in amore.

Se Dio la pensasse in questo modo, Gesù sarebbe venuto a morire solo per le brave persone, e questo solo se esistesse qualcuna così al 100%. Dio, però, ci dimostra il suo amore nel fatto che Cristo è morto per noi essendo tutti noi ancora peccatori. E se lui ha pagato un prezzo così alto per riconciliare con sé persone che meritavano la condanna, prova a immaginare cosa mai lui riserverà nell’eternità a chi accetta ora il suo favore! Quella donna si è ricordata di Gesù e lui le ha garantito che ovunque il Vangelo fosse stato predicato, lei sarebbe stata ricordata. Chi si ricorda di Gesù in questa vita, non sarà mai dimenticato, eternamente.

Nei prossimi 3 minuti Gesù viene messo in vendita.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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