#104 - Le dieci vergini - Matteo 25:1-5

Mentre la prima parte del capitolo 24 di Matteo si riferisce alla venuta del Messia e Re per Israele alla fine della grande tribolazione, il capitolo 25 ci parla della sua venuta in relazione a quelli che professano di credere in lui, siano falsi o veri. Se hai presente tutto quello che abbiamo già visto fino ad ora sul regno dei cieli, noterai che anche questa parabola inizia facendo riferimento a questo regno di un Re che ora è assente.

Le dieci vergini non rappresentano la Chiesa al singolare, come la sposa, poiché questo mistero sarebbe stato rivelato all’apostolo Paolo solo più tardi. E non rappresentano nemmeno un matrimonio poligamico. La sposa, unica e perfetta, formata soltanto da quelli che sono veri, non appare qui come tale. Le dieci vergini rappresentano la testimonianza individuale di coloro che professano di credere in Gesù. Tutte hanno una lampada che funziona a olio. Nella Bibbia la lampada, detta anche lume, appare come simbolo di testimonianza.

Ti ricordi che nel capitolo 5 Gesù ha dichiarato ai suoi discepoli che loro erano “la luce del mondo” (Matteo 5:14)? Già, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma si dovrà metterla in un posto alto, per illuminare tutti quelli che sono in casa. Così, in ugual modo, dovrebbe risplendere la luce di quelli che professano di credere in Gesù, affinché gli uomini li guardino e diano gloria a Dio. Tra le dieci vergini, però, cinque erano stolte e non avevano preso dell’olio in più, invece le altre cinque erano avvedute perché le loro lampade ne erano fornite, portandosene anche nei vasi.

L’olio, nella Bibbia, compare come una figura dello Spirito Santo; quindi, abbiamo qua un misto di persone con e senza il “carburante” di una vera testimonianza. Ciò nonostante, tutte le vergini sono cadute nel sonno dell’indifferenza. Tanto le prudenti quanto le insensate sapevano che lo sposo sarebbe venuto, ma hanno perso di vista che quest’arrivo potesse accadere da un momento all’altro. E non è stato proprio quello che è successo alla cristianità nel suo insieme?

Non so se lo sai, però in questi duemila anni di storia i cristiani non hanno sempre aspettato la venuta di Gesù. La stragrande maggioranza ha sempre creduto che incontrarsi con Gesù significasse morire; e se ti trovassi davanti qualcuno che la pensasse così e gli dicessi che Gesù potrebbe venire proprio in quell’esatto momento, molto probabilmente vedresti un’espressione d’orrore sul suo volto.

Altri credevano che la venuta di Cristo per incontrare la Chiesa sarebbe stata preceduta dalla tribolazione, dunque non sarebbe potuta accadere in un batter d’occhio. Questa idea, oltretutto, escludeva Israele e contemplava soltanto la Chiesa. Non c’è voluto molto perché i cristiani considerassero i giudei come un popolo “usa e getta”. Prova a cercare su internet un manifesto scritto da Martin Lutero intitolato “Degli ebrei e delle loro menzogne”, e ne rimarrai veramente sorpreso dal pensiero corrente ai suoi tempi.

Beh, i miei 3 minuti sono scaduti, perciò ti parlerò di quello che succederà a mezzanotte solo nei prossimi 3 minuti.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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