#064 - La rivelazione - Matteo 16:13-20

Il capitolo 16 del Vangelo di Matteo è uno spartiacque nel ministero di Gesù. Ora manca solo l’atto finale per completare il totale rigetto da parte dei giudei verso di lui: che il Messia sia condannato a morte dal suo stesso popolo. Il capitolo 53 del libro del profeta Isaia stava per adempiersi, così Gesù inizia a preparare i suoi discepoli alla scena della croce.

Gesù chiede loro: “Chi dice la gente ch’io sia?” (Marco 8:27). Giovanni Battista, Elia, Geremia o qualche altro profeta risorto, gli rispondono. Poi, vuole sapere l’opinione dei suoi stessi discepoli. Ed è Simone che gli risponde: “Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente” (Matteo 16:16).

Simone non parla da se stesso, ma riceve una rivelazione dal Padre. Gesù è il Messia e Dio Figlio. Nessun uomo può arrivare a questa conclusione, o capirlo, se non tramite una rivelazione divina. Gesù aveva detto, un po’ prima, che “niuno conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre” (Matteo 11:27).

Le rivelazioni non si fermano qui. Rivolgendosi a Simone, Gesù gli dice: “Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto nei cieli.” (Matteo 16:18-19).

C’è molta confusione su questo passaggio perché alcune traduzioni usano la stessa parola per “pietra”, per “sasso” e per “roccia”. In Matteo 16:18, quando Gesù ha detto “su questa pietra”, credo che si riferisse a se stesso, anche conforme all’affermazione di Pietro fatta poco prima nel versetto 16. Così, la cosa migliore che possiamo fare è chiederlo a Pietro, per sapere chi sia davvero questa “pietra”: “Ehi, Pietro, chi pensi che sia la pietra?”

Pietro ci risponde nel capitolo 4 di Atti degli Apostoli: “Egli (Gesù) è la pietra” (Atti 4:11). Poi, nel capitolo 2 della sua prima epistola, Pietro lo chiamerà “pietra vivente”, “pietra riprovata”, “pietra eletta”, “pietra preziosa”, “pietra angolare”, “pietra d’inciampo” e “sasso d’intoppo” (I Pietro 2:4-8). Beh, non vorresti mica discutere con Pietro, vero?

Un’altra rivelazione qui è che Gesù avrebbe edificato la sua chiesa, la sua propria chiesa, il che ci porta a due importanti conclusioni. La prima è che, essendo il verbo al futuro “edificherò” (Matteo 16:18), la chiesa ancora non esisteva, neanche in quel momento. Era qualcosa per il futuro, portandoci al secondo capitolo di Atti, che ti consiglio di leggere.

E c’è di più: Gesù dice “la mia chiesa” (Matteo 16:18), conducendoci alla seconda conclusione. È sua, di nessun altro. Quando senti qualche prete, qualche pastore o qualche leader religioso usare l’espressione “la mia chiesa”, per parlare dell’organizzazione che ha fondato o del luogo in cui si riunisce, quella è la chiesa della persona, e non quella di Gesù. Se vuoi davvero sapere qual è la chiesa di Gesù, non perderti i prossimi 3 minuti.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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